Trump all’Onu, show tra negazionismo sul clima e bugie: “Ho fatto finire 7 guerre, riconoscere Palestina regalo ad Hamas”

Da una parte il segretario generale Antonio Guterres, che parla di “principi delle Nazioni Unite sotto assedio”, dall’altra Donald Trump, il presidente degli Stati Uniti che attacca l’istituzione che lo ospita per l’80esima assemblea generale accusandola di “parlare con parole vuote e scrivere lettere forti”, “finanziare l’immigrazione clandestina” e ricevendo dall’Onu nient’altro che “una scala mobile malfunzionante e un gobbo malfunzionante”, riferendosi ai problemi tecnici che hanno caratterizzato il suo discorso presso la sede Onu.
Sono i due volti e le parole diametralmente opposte emerse dai discorsi dei due leader, dell’Onu e degli Stati Uniti, in occasione dell’80esima assemblea generale delle Nazioni Unite al ‘Palazzo di Vetro’.
Il discorso del segretario GuterresI lavori, aperti come da prassi col discorso del segretario generale Guterres, hanno visto quest’ultimo lanciare un allarme chiarissimo. “Siamo entrati in un’epoca di sconvolgimenti sconsiderati e di incessante sofferenza umana. I principi delle Nazioni Unite che avete istituito sono sotto assedio, i pilastri della pace e del progresso stanno cedendo sotto il peso dell’impunità, della disuguaglianza e dell’indifferenza”, ha evidenziato nel suo discorso Guterres, che ha parlato di “nazioni sovrane invase, la fame trasformata in arma, la verità messa a tacere: ognuno di essi è un avvertimento”.
Su Gaza e Ucraina, quelle che sono le due crisi più gravi a livello planetario, le proposte del segretario dell’Onu sono sempre le stesse, inascoltate. Dopo aver condannato ancora una volta i “terribili attacchi” del 7 ottobre 2023, Guterres ha ricordato che “nulla può giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese e la distruzione sistematica di Gaza” e che per questo “serve un cessate il fuoco permanente, che tutti gli ostaggi siano rilasciati ora, e pieno accesso umanitario ”.
Quanto all’Ucraina, dove la violenza incessante continua a uccidere civili, distruggere infrastrutture civili e minacciare la pace e la sicurezza globali”, Guterres ha elogiato “i recenti sforzi diplomatici degli Stati Uniti e di altri”. La necessità, ha aggiunto, è quella di “lavorare per un cessate il fuoco completo e una pace giusta e duratura, in conformità con la Carta e le risoluzioni delle Nazioni Unite, e il diritto internazionale”.
Ma spazio lo hanno avuto anche altre crisi, come quella climatica che “sta accelerando”. “La scienza afferma che limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi entro la fine di questo secolo è ancora possibile, ma la finestra si sta chiudendo”, ha ricordato davanti all’assemblea generale il segretario delle Nazioni Unite.
Il discorso di TrumpDi segno completamente opposto il discorso pronunciato da Donald Trump. Di fronte all’assemblea il presidente Usa ha rivendicato “l’epoca d’oro degli Stati Uniti, il Paese più potente al mondo”, e il suo ruolo personale nello scenario globale. “Ho messo fine a 7 guerre. Nessuno lo ha mai fatto. Dicevano che era impossibile, ma io l’ho fatto in 7 mesi. Le Nazioni Unite non ci sono riuscite, io sì”, con riferimento ai conflitti in Armenia e Azerbaigian, Thailandia e Cambogia, Ruanda e Repubblica Democratica del Congo.
Su Gaza Trump da una parte ammette che “dobbiamo fermare la guerra, negoziare e riportare tutti gli ostaggi a casa”, dall’altra non spiega come: il leader statunitense accusa Hamas di aver rifiutato “una ragionevole proposta di pace” e attacca i Paesi che hanno recentemente deciso il riconoscimento della Palestina, mossa definita “una ricompensa per Hamas e i suoi terribili attacchi”.
Quanto all’altro fronte, quello ucraino, le parole più dure sono per “l’alleato” europeo. “Gli europei sono imbarazzanti, sono in guerra con la Russia ma comprano la loro energia”, ha ribadito ancora una volta la sua accusa Trump, puntando il dito contro l’Europa che “finanzia la guerra contro sé stessa”. Paesi europei che, ha aggiunto, “dovranno unirsi” a Washington “adottando le stesse identiche misure” contro Mosca se questa non sarà pronta a fare un accordo per porre fine alla guerra, intesa ad oggi lontanissima. Cremlino di Vladimir Putin che, secondo Trump, ha in Cina e India “i principali finanziatori” della guerra in Ucraina.
Quindi l’immigrazione e il clima. Per Trump “la questione politica numero uno del nostro tempo è la crisi delle migrazioni incontrollate” e l’Onu incoraggerebbe l'”invasione” di alcuni Paesi attraverso l’immigrazione illegale, le parole del tycoon. Europa che secondo Trump è “invasa da illegali” e per questo “è tempo di mettere fine ai confini aperti”.
Al contrario di Guterres, per Trump invece il cambiamento climatico “è la più grande truffa”. “L’effetto primario delle politiche verdi è stato quello di ridistribuire la produzione dai paesi sviluppati ai paesi inquinanti che infrangono le regole”, ha detto Trump ricordando che gli Stati Uniti, grazie a lui, sono “usciti dal fake accordo di Parigi”. Politiche ecologiche che secondo il presidente Usa sarebbero “la strada per la bancarotta”, citando come esempio la Germania.
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